venerdì 27 gennaio 2017

Mirko il lavoro

Fu fondato il 26 aprile 1903 in via Lomellini, nell'ex oratorio di San Filippo, da un'unione tra Leghe, Mutue e Cooperative liguri.[1]
Il primo numero uscì il 7 giugno, sotto la direzione di Giuseppe Canepa, parlamentare del Partito socialista.
Nel 1921, anno elettorale, «Il Lavoro» avversò le liste che fiancheggiavano il movimento fascista. La rappresaglia delle camicie nere non tardò a colpire: nel marzo 1922 la sede fu devastata per la prima volta, costringendo Giuseppe Canepa a ritirarsi dalla direzione del quotidiano per due anni. Durante questo periodo fu sostituito da Ludovico Calda, per i primi mesi, e poi da Carlo Bordiga.[2]
Durante la dittatura fascista, «Il Lavoro» rappresentò le istanze sociali e sindacali dei portuali genovesi. Canepa rimase direttore fino al 1938, riuscendo a garantire al quotidiano una relativa autonomia dal regime. Successivamente il quotidiano fu diretto, tra gli altri, da Rinaldo Rigola, il quale si distinse talvolta per posizioni eterodosse e fuori dal coro

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